lunedì 30 dicembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 51 E 52

Come scritto nel precedente post gli allenamenti proseguono anche in questi giorni di festività e devo dire, con non poca soddisfazione, che la materassina è sempre ben frequentata.
Sarà anche, forse, l'aria di spensieratezza tipica degli ultimi giorni di scuola ad aiutare e, se potessi esprimere un desiderio, mi piacerebbe che fosse sempre così.

In particolare, in queste lezioni così estemporanee, ci stiamo dedicando nella prima parte alla preparazione atletica specifica, completando 2/3 circuiti della durata di 6/8 minuti ciascuno, alternando esercizi ad alta intensità per le varie parti del corpo, privilegiando tutti quei gesti atletici che coinvolgono più gruppi muscolari ed articolari contemporaneamente.
E' più complesso spiegarlo a parole che farlo praticamente.
Ci provo con un esempio: tutti gli esercizi proposti, con o senza attrezzi quali Kettlebell, bilancieri, manubri, palle mediche o altro, sono mirati a coinvolgere il movimento globale e non quello di un singolo segmento.
Lo squat, gli stacchi, i balzi, i push-ups, i sit-ups, giusto per citare alcuni esercizi a corpo libero, rispondono alle nostre necessità.
Allenare invece singolarmente i bicipiti o i polpacci col sistema proprio del Body Building, come già ampiamente spiegato precedentemente in altri post, non ci serve a niente.
Durante la preparazione atletica bisognerebbe riprodurre lo sforzo prodotto durante il gesto sportivo specifico.
Quando si lotta lo si fa muovendo tutto il corpo con un coinvolgimento importante del sistema cardiocircolatorio e per diversi minuti, andando ad attivare diversi sistemi energetici, soprattutto quello anaerobico lattacido e alattacido. (con e senza produzione da parte dei muscoli dell'acido lattico).
L'acido lattico, semplificando, è il prodotto di scarto che i nostri muscoli producono "bruciando" gli zuccheri, sotto forma di ATP (adenosin-tri-fosfato), che è la benzina che ci permette di produrre energia.
Durante un attività muscolare molto intensa, quella sensazione che provate di incapacità nel completare un movimento perché sentite i muscoli imballati, è l'eccessivo acido lattico prodotto che non vi permette più di sviluppare uno sforzo al massimo delle vostre capacità.
Bene, questo meccanismo può e, nel nostro caso, deve essere allenato aumentando quella che viene chiamata soglia anaerobica.
In parole povere allenarci per produrre acido lattico il più tardi possibile, smaltirlo durante lo sforzo e continuare a lavorare per qualche secondo anche quando stiamo giungendo all'incapacità muscolare temporanea,è l'asticella che un lottatore dovrebbe cercare di spostare sempre più in alto quando si allena in palestra.

Va da sé che la nostra preparazione atletica, per essere efficace debba avere queste caratteristiche:
- esercizi a corpo libero o con attrezzi che coinvolgano diversi gruppi muscolari ed articolari contemporaneamente
- una durata di poco superiore a quella del tempo di gara
- un intensità medio/alta
- giungere all'incapacità muscolare temporanea per poi provare a completare qualche ultima ripetizione dell'esercizio che si sta svolgendo

Nella seconda parte invece facciamo quello che più ci piace fare e cioè lottare.
Liberamente, con e senza Kimono, con e senza tempo, con e senza punti e vantaggi.
La lotta per il puro piacere di lottare, sperimentare, sbagliare, correggere.

A questo proposito vi posto questo meraviglioso Highlight dell'ultimo World Jiu-Jitsu Expo dove i migliori lottatori al mondo si sono incontrati, con e senza Gi, senza punteggio alcuno su un tempo di gara di 20 minuti.
Come potete vedere, il Jiu-Jitsu, come cambia quando non ci sono punti e vantaggi o regole troppo complicate ad inibire lo spettacolo.



Vi saluto e vi auguro un felice e prosperoso 2014.
E' stato un anno ricco di soddisfazioni passato sul Tatame con tutti voi a fare in assoluto ciò che di più amo fare.
Buon Jiu-Jitsu a tutti!

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